Questa foto l'ho pensata prima ancora che la Chiesa della Resurrezione fosse allestita come camera ardente, quando siamo entrati per assistere alla Santa Messa che il Vescovo Francesco ha celebrato per noi che eravamo accorsi lì.
Avevamo appena recitato il Rosario e letto quel massaggio che "il Don" ci aveva lasciato su "Pane Quotidiano".
Entrando in chiesa ho visto quella scritta, che mi ha dato un'altra forte scossa. Perchè Don Oreste è stato il primo Sacerdote che ha detto a noi ragazzi (di allora, s'intende) che noi tutti potevamo, anzi dovevamo, essere santi. Che la Santità non era per pochi, ma che il Signore ci voleva tutti in Paradiso con lui.
Era il compimento di quei "cieli nuovi e terre nuove" che Don Oreste ci faceva vedere ogni giorno, quando ci chiedeva di spingere carrozzine per una società più giusta, di essere miti per costruire la Pace nel mondo, di accogliere per difendere la vita e la dignità delle persone. E fra tutte queste cose da fare ci raccomandava la contemplazione, perchè non gli bastava che fossimo buoni, ci voleva proprio Santi.
Da quel messaggio ho capito anche che davvero non ci aveva lasciati, ma che avrebbe trovato mille modi per stare con noi.
Ciao Don Oreste, e grazie.